Pietra scagliata
contro il fumo
di mille parabole vane,
ardore sognante
fantasmi di Eden,
riscopro nell'oggi
correnti interrotte,
ruscelli discreti
e ritmi di gocce
che danzano ignare:
bisbigliano sale
e dolci ballate
di tempi vetusti.
notte di luna incerta,
abbracci stanchi e lividi,
riappari come perla
sul mio collo,
opaco e inerte:
sei tu,mio enigma perenne,
come una fata
senza magia
e senza candore
GENERAZIONE WEB
Ehi....nativo digitale
sei sul set della rete!
Occhi di plasma,
taglia e incolla i tuoi sussulti,
app...app...appena colti.
Se ti perdi poi ti volti,
navigando con l'arca
di un motore di ricerca.
Vivi l'ebbrezza di un sospiro,
leggi e ascolta il racconto di una voce
seda il mouse e osa comparire tra
gli umani a tutto tondo.
Traspira la vita
nel fondo di un cuore
che anela dolcezze,
che scopre parole
di nulla vestite,
vibranti,
scroscianti
nell'iride chiara
di sguardi
imploranti
frammenti di luce.
Infrangere noie
bucando l'inerzia,
calarsi nei sogni
e scoprire calore:
mi basta un sorriso
ed ecco solerte
quel raggio di gioia
che avvolge le membra.
Mattino che nasce,
serata che muore
l'eterna scansione
del pendolo amore
Parole di carta,
sorrisi evasivi,
ti scorgo lontana:
eppure era ieri
che andavi dicendo
di essere fuoco,
di essere mare
ma nebbia di ghiaccio
ti ha fatto svanire