lunedì 16 aprile 2012

dark




Notte….

quando incombi
silente
sul deserto
lucente
del mio essere pago

mi dischiudi
talora
solari pertugi
di folle anarchia. 

Annaspo
irrisolto
tra incompiute
 armonie
e
grovigli
latenti

Raccolgo
nella fosca palude
una vaga incertezza
e
frammenti   dolenti
di un’ispida gioia

eros e rose (if)


Se sono sospeso
tra lacrime e gioie
lo devo  all’ardore
di favole vuote.

Se ora richiamo
il  tuo corpo parlante
ritrovo una vaga, oscillante
arteria pulsante,

fremente,
crescente
che
implora un piacere,
che dona e che prende
durezze d’amore,
dolcezze e dolore.

Se ora riposo
appagato e silente
ritrovo una notte
matrigna e nutrice
che scava con
gocce di lacrime antiche
la pietra corrosa
dell’essere vivo.